Lo scorso 24 aprile, l’Agenzia chimica europea (Echa) ha attivato il portale per la notifica delle miscele pericolose visto che a breve (1 gennaio 2020) si applicherà il Reg. (UE) 2017/542 in materia di risposta di emergenza sanitaria che riguarda anche importatori e formulatori di fertilizzanti pericolosi. L’art. 45 del Reg. CE 1272/2008 (CLP) prescrive che coloro che immettono sul mercato miscele pericolose debbano comunicare le informazioni utili alla gestione delle emergenze sanitarie.
Ricordiamo, inoltre, che il Dlgs 186/2011, relativo all’impianto sanzionatorio Italiano per le violazioni al CLP, prevede una multa da 3mila a 18mila euro per gli importatori e gli utilizzatori a valle (formulatori) di miscele pericolose che non comunicano all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) le informazioni di cui sopra. Anticipiamo che in autunno uscir‡ la versione 2.0 del portale di notifica. In merito agli obblighi per gli operatori, in pratica non ci sono novità, quello che cambia, invece, sono le modalità di notifica, le informazioni da comunicare, i tempi entro cui comunicarle e, su tutto, l’introduzione di un identificatore unico di formula (UFI) della miscela pericolosa che dovrà essere messo in etichetta e comunicato all’atto della trasmissione della notifica a livello UE.
Sul sito dell’ECHA è già disponibile il generatore di UFI che, in poche e semplici mosse può sfornare centinaia di milioni di UFI che poi ogni azienda dovrà associare alle sue formulazioni pericolose. Purtroppo non Ë altrettanto semplice ed intuitiva la gestione del portale di notifica visto che, ad esempio rispetto al portale italiano dell’ISS, i range di composizione della miscela sono molto pi˘ stretti, si devono inserire le informazioni reperibili nella sezione 11 della SDS delle sostanze pericolose contenute nella miscela (e questo va fatto nella lingua del Paese in cui si intende presentare la notifica), la notifica va fatta prima di immettere sul mercato la miscela pericolosa e tante altre difficoltà ancora.
Vediamo, allora, cosa possono fare importatori e formulatori di fertilizzanti pericolosi. Innanzitutto chiariamo che ci riferiamo esclusivamente a pericoli legati ad emergenza sanitaria, sono quindi esclusi i prodotti che ad esempio presentano solo pericoli ambientali (pittogramma col pesce morto, per intenderci). La scadenza del 1∞ gennaio 2020 può essere posticipata di 4 anni solo a particolari condizioni: 1) se la miscela pericolosa è già stata notificata all’organismo nazionale competente; 2) se non ci sono cambiamenti nella composizione; 3) se non ci sono cambiamenti nei pericoli fisici e per la salute.
In tutti i casi, a partire dal 1∞ gennaio 2025, sarà obbligatorio utilizzare il sistema di notifica UE e tutte le notifiche fatte a livello di singolo Stato membro non saranno pi˘ valide. Quanto sopra vale anche per eventuali nuove miscele pericolose cosÏ come per quelli che, ad oggi, non hanno notificato le miscele già in commercio. Nel settore fertilizzanti sono purtroppo tanti gli importatori ed i fabbricanti di miscele pericolose che non hanno notificato nÈ all’ISS nÈ agli altri organismi nazionali quando la miscela viene scambiata all’interno della UE. Consigliamo a quanti hanno, fino ad oggi, sottovalutato questo obbligo di muoversi in fretta sia per regolarizzare la loro posizione (per le multe in tema di CLP non Ë ammesso nemmeno il pagamento in misura ridotta) sia per beneficiare dei 4 anni di transizione.
Il tema è complicato, ci sarebbero ancora tante altre cose da spiegare e l’imminente pubblicazione del nuovo Allegato VIII sarà occasione per approfondire altri argomenti: dalla definizione di miscela al concetto di vendita al consumatore, dall’uso del codice UFI alle modifiche in SDS per le vendite ad uso industriale, dalla/e lingua/e di notifica al pagamento di tariffe a livello di singolo Stato membro.